E se la chiave di volta di un muro fosse un libro?
E’ l’idea dell’artista messicano Jorge Méndez Blake e la sua opera dal titolo “Il Castello”, nome non casuale dato che se il muro cambia città e costruzione, il libro che vi sta alla base è sempre lo stesso e cioè Il Castello di Franz Kafka.
Quel singolo e coraggioso libro, sormontato da imponenti mattoni che compongono un muro sistemico cui esso si inserisce alla base architettonica attraverso la compattezza della brossatura, si oppone mantenendo la sua dignità di diverso e il suo spirito di emblema di eversione e resistenza.
Un gioco di forze delicato quanto testardo, in cui i poli opposti, metaforici ed empirici, vivono della loro reciproca tensione che diventa l’equilibrio prospettico del visitatore che si ferma davanti a quel muro dal cuore di carta, lo osserva perplesso e stupito e, forse, può riflettere su come tanti altri muri della storia sarebbero stati molto più umani se, al posto dei mattoni, ci fossero stati i romanzi.
Gisella Blanco