giovedì, Novembre 21, 2024
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    Roberta Basile, osteopata, ci spiega i benefici della sua professione

    Un team di donne per le donne. Roberta Basile, osteopata, nutrizionista e infermiera al Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina di Roma, ha ideato un metodo, che prende il suo nome, volto a un approccio olistico e integrato che mira alla remise en forme delle donne che vogliono vedersi e, soprattutto, sentirsi meglio. Salute fisica e mentale continuano a incrociarsi, a essere interdipendenti e sinergiche perché, in fondo, sappiamo bene che la forma informa il contenuto.

     

    Come è nato questo progetto, chi ne fa parte e a cosa mira?

    Il progetto nasce dalla mia esigenza e dal mio senso di responsabilità di aiutare le donne a stare meglio con se stesse: curare solo il corpo sarebbe troppo limitativo. Il mio team è costituito da donne con varie specializzazioni che hanno l’obiettivo di aiutare altre donne.

     

    Quanto incide la psicosomatica nel benessere fisico ed estetico?

    La psicosomatica incide moltissimo in quanto un organo che imprigiona emozioni se non è aiutato può dare segni e sintomi che, anche se non inquadrano necessariamente una patologia, possono comunque incidere sulla qualità di vita. Inoltre un organo in difficoltà può nel tempo ostacolare un percorso di dimagrimento per via di fattori ormonali, neuronali, fasciali e circolatori che possono sopraggiungere.

    I benefici dell’osteopatia per le neomamme

    Ci racconti della tua lunga esperienza di osteopata perinatale e neonatale e di come l’osteopatia possa aiutare in molte delle difficoltà delle neomamme e dei loro bambini, come l’allattamento, l’insonnia e i dolori articolari, nonché il ripristino di una fisiologica attività sessuale della donna dopo il parto?

    La passione per l’osteopatia neonatale è nata grazie ad un corso di perfezionamento in pediatria tenuto da un grandissimo osteopata americano. Sono una mamma che ha avuto la fortuna, la voglia e la possibilità di allattare e come professionista ho iniziato un percorso di assistenza  all’allattamento alle neo mamme, sostenuta dalle conoscenze infermieristiche e da quelle osteopatiche ma, soprattutto, basata sull’esperienza vissuta in prima persona come mamma.

    Penso che sia molto più complicato essere empatica con le neomamme senza aver vissuto sulla propria pelle le difficoltà, il mix di emozioni e lo sconvolgimento ormonale del post-partum. Quello che faccio prima di tutto è comprenderle, ascoltarle e, poi, cercare con loro soluzioni pratiche e utili alla loro situazione. L’osteopatia è fondamentale per le disfunzioni di suzione, per i torcicolli miogeni e per la plagiocefalia, condizioni tutte che possono influire negativamente sull’ avvio dell’allattamento e non solo.

    L’osteopatia è molto utile anche per il riequilibrio del bacino della donna dopo il parto, per interviene sugli squilibri posturali e fasciali dati dalla gravidanza e dal passaggio del neonato nel canale del parto. Utilissima è anche nella valutazione e trattamento della cicatrice da parto cesareo per evitare la formazione di aderenze e problemi a distanza come lombalgia e cervicalgie.

    Le insicurezze delle donne

    Quali sono le principali insicurezze estetiche delle donne italiane e quali sono gli errori più comuni, dall’alimentazione allo stile di vita, che causano inestetismi?

    Le principali insicurezze delle donne sono causate in primis dall’idea di non essere accettate dagli altri, dalla vergogna di mostrarsi per come sono e dalla paura di essere giudicate. Sono pochissime le donne che intraprendono un percorso di remise en forme con l’obiettivo di essere in salute.

    Per questo motivo nello studio con me c’è una professionista che si occupa di counseling durante il mio trattamento. Gli errori più comuni sono dettati, soprattutto, dalla fame nervosa e dalla noia che vengono entrambe soddisfatte con il cibo ma anche dagli squilibri glicemici causati da alimentazione scorretta e veloce. Questo porta a ritenzione idrica, cellulite e aumento di peso oltre ad insoddisfazione, malumore e profonda frustrazione.

    L’empatia nelle professioni sanitarie

    Riguardo alla tua professione da infermiera ospedaliera, ci racconti quanto incide l’empatia nello svolgimento delle professioni sanitarie?

    L’empatia è fondamentale nell’assistenza quotidiana nella vita ospedaliera. E’ l’empatia del personale sanitario che permette ai pazienti di vivere un momento difficile come la malattia senza sentirsi soli e incompresi. In ogni gesto assistenziale dovrebbe esserci empatia.

    Ci sveli il segreto della tua pelle sempre così luminosa e liscia, nonostante le notti di guardia, i mille impegni lavorativi e i tuoi ruoli di mamma e moglie?

    La mia pelle è frutto di un’alimentazione corretta, priva di zuccheri e grassi in eccesso, ricca di nutrienti utili e di antiossidanti, soprattutto rispettosa del microbiota intestinale.

    Quindi, prima di tutto, la cura deve iniziare da dentro con una corretta alimentazione, sostenuta poi dall’utilizzo di prodotti topici naturali, biologici e di ottima qualità di un’azienda che ho conosciuto anni fa e di cui non posso più fare a meno. Infine, pratico ginnastica facciale tutte le mattine e le sere: questo permette alla pelle del viso di ossigenarsi, di rimuovere tossine e di tonificare la muscolatura.

     

    Quella tua e del tuo team è una vera e propria missione: di cosa dovrebbero essere consapevoli tutte le donne che non accettano alcune (o tutte le) parti di sé?

    Dovrebbero interiorizzare e fare proprio un semplice concetto: nessuna di noi donne è fatta solo di cellulite, di maniglie dell’amore, di gambe gonfie o di smagliature. Noi siamo fatte di cellule, di chimica e di energia ma, soprattutto, di emozioni che a loro volta si traducono in chimica e in messaggi che il corpo vuole inviare alla nostra coscienza. E’ fondamentale imparare ad ascoltarci e ad amarci: tornare in forma è solo una banale conseguenza di questo amore per noi stesse.

     

     

    Gisella Blanco

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