Siamo in pieno equinozio d’autunno e con esso secondo gli antichi riti pagani e la Wicca si festeggia Mabon, la prima delle festività del semestre ‘’oscuro’’.
“Nel mese del Passaggio nel difficile varco fra i mondi l’augurio di custodire mentre il buio avanza la memoria della luce”
Il Dio è ‘’Mabon’’, ovvero ‘’ il figlio della Madre’’, chiamato così da questo giorno, che quest’anno cade nella notte tra il 22 e il 23 settembre, sino al 6 di gennaio, la Dodicesima Notte. Mabon è un dio che ha origini gallesi.
Si tratta di un periodo dell’anno in cui durante i Misteri Eleusini, Persefone discendeva nell’Ade con il conseguente dolore di Demetra, sua madre. Quindi la separazione tra innamorati e quella tra figlia e madre sono i temi di questo sabbat.
Mabon è il giorno esattamente a metà tra i due solstizi. Significa che la luce e il buio sono equidistanti, uguali, è l’inizio, astronomicamente, dell’autunno. È il tempo dell’equilibrio, dei bilanci, è la fine del periodo più oneroso dell’anno, in cui secondo la tradizione veniva fatto il secondo raccolto. Ci si prepara per affrontare il freddo, sia gli uomini che gli animali.
Il tema principale è bilanciare le polarità.
Celebrare Mabon
Durante la notte di Mabon, quest’anno tra il 22 e il 23 settembre, le ore di luce e le ore di oscurità sono uguali ed è considerata la notte per celebrare l’equilibrio della Dea e del Dio onorando Demetra e Dioniso, ma anche la vita terrena e quella spirituale, il corpo e l’anima. Tempo di riflessione per vedere la fine dei vecchi progetti e prepararsi a immergersi nella propria interiorità.
Il lavoro magico è dedicato alla protezione, alla prosperità, alla sicurezza e alla fiducia in sé stessi.
Mabon è il tempo dell’anno dei misteri.
Il periodo in cui omaggiare le divinità anziane e lo Spirito.
Mirra, pino, salvia, ibisco e petali di rose sono gli incensi da utilizzare. Associate a questa festività sono il grano, le foglie di vite e di quercia.
La cornucopia è una decorazione molto indicata, perché è il corno dell’abbondanza, pieno e straripante dei frutti dell’anno, a esprimere l’abbondanza dei doni della Madre Terra.
Si possono invocare gli elementi ringraziandoli e innalzando un calice di vino per ciascuno di essi:
“Alla Terra: per la stabilità, per l’aiuto nel mantenere la casa, la salute, il lavoro ed il benessere
All’Aria: per l’ispirazione che aiuta nella conoscenza e nella comprensione
Al Fuoco: per l’energia che aiuta a sostenere la spinta dell’ambizione di cui necessitiamo per portare a termine i nostri progetti
All’Acqua: per lo scorrere gentile che aiuta a mantenere la calma e l’equilibrio emotivo nei rapporti’’.
La tavola per Mabon
Per celebrarlo è consigliabile imbandire la tavola con i colori dell’autunno, tovaglia e tovaglioli, arancio, marrone, candele rosse o marroni. Ci si può divertire decorando la tavola con foglie secche autunnali, noci, castagne, more, ghiande, semi di girasole
Per ringraziare gli antenati non devono scarseggiare le mandorle, il vino, i biscotti di avena.
Le pietanze tradizionali sono le patate, i fagioli, le zucchine al forno, il pane di grano.
Si può accendere un fuoco nel proprio giardino con le foglie secche.
Molto appropriati in questo periodo dell’anno sono gli esercizi di rilassamento e di meditazione. Se potete, regalatevi una vacanza, anche breve, con l’unico obiettivo di rilassarvi.
L’equinozio d’autunno è il periodo migliore per avvicinarsi alla Natura e salutarla, prima che si disponga alla sua pausa invernale.
Mariagloria Fontana