Come sosteneva Alfred Hitchcock “La paura è quella sensazione che la gente ama provare quando è certa di trovarsi al sicuro” e potremmo ancora citare: “Le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle”, scriveva Voltaire.
In molti credono, a torto, che la festa, simboleggiata dalla zucca e denominata anche ‘notte delle streghe’, abbia origini statunitensi, niente di più sbagliato.
Halloween e Samhain
Halloween si diffuse in Europa attraverso il popolo dei Celti che onorava il capodanno gaelico. L’inizio dell’anno, infatti, per i celti, popolo di pastori, era il 1° Novembre.
La celebrazione aveva il nome di ” Samhain”, letteralmente: ‘’fine dell’estate’’.
Per i celti il tempo era suddiviso in estate e inverno, ma Samhain è anche il momento dell’ultimo raccolto prima che arrivi la neve.
Insieme a Samhain (31 ottobre) si festeggiavano Lughnasadh (1 agosto), Beltane (30 aprile o 1 maggio), Imbolc (1-2 febbraio), Yule (21 dicembre), Ostara (21 marzo), Litha (21 giugno) e Mabon (21 settembre).
L’arrivo del Cristianesimo ha cancellato tutte queste celebrazioni e, spesso, inglobato, rielaborandole, alcune di queste festività pagane.
Il Tempo per i Celti
Nella caratteristica concezione del tempo circolare celtico, il Samhain si trovava in un punto fuori dalla dimensione temporale, non appartenendo né al vecchio né al nuovo. In quel preciso momento, la vita e la morte si mescolavano. Il velo che divideva la dimensione dei morti dalla terra dei vivi si assottigliava e i vivi potevano accedere al regno dei morti. I Celti non erano spaventati dall’idea della visita dei morti sulla terra e così per accoglierli lasciavano cibo sulle loro tavole.
Trick or treat: perché si dice ”dolcetto o scherzetto”?
Da qui l’usanza del trick or treat, il popolare dolcetto o scherzetto tanto caro ai bambini che usano andare di porta in porta per chiedere appunto dolci nelle case.
Il Samhain con il dominio romano fu assimilato alla festa di Pomona, la celebrazione del raccolto, cosicché si propagò nelle varie culture. Il Cristianesimo incorporò la festa, come accadde con molte altre feste pagane, dandole una connotazione vicina al messaggio cristiano.
La Festa di tutti i Santi
Fu così che Papa Bonifacio IV istituì la festa di tutti i santi. Le due festività procedettero parallelamente finché Papa Gregorio III fece coincidere le date.
Secondo altre fonti, invece, nel 1048 fu Sant’Odilone Abate di Cluny a spostare la data di Ognissanti al 1° Novembre per detronizzare il culto pagano del Samhain. Per questo motivo nei paesi anglosassoni la festa divenne ‘hallowmas’, messa in onore dei santi, e la vigilia della festa: ‘all hallows eve’ si trasformò nel nome odierno che conosciamo: Halloween.
Il ”velo” tra la vita e la morte si fa più sottile
Halloween è un momento di passaggio, di riflessione, tra la vita e la morte, su ciò che siamo stati anche attraverso i nostri antenati e il nostro passato e ciò che siamo e saremo.
Una notte propizia per la divinazione, ma soprattutto per prendere decisioni importanti e anche per ricordare coloro che ci hanno accompagnato lungo il corso della vita.
Jack O’ Lantern
Una delle icone di Halloween è certamente Jack O’ Lantern, la zucca intagliata con la candela accesa al suo interno. Ma da dove nasce l’usanza di intagliare le zucche fino a farle divenire dei veri e propri volti spaventosi per poi illuminarle? Opinione diffusa è che i cosiddetti ‘jack ‘o’ lantern’, jack della lanterna, provengano anch’essi dagli Stati Uniti e ancora una volta si sbagliano.
La leggenda irlandese
Jack O’ Lantern risale a una leggenda irlandese che narra di un astuto fabbro, jack appunto, il quale con grande furbizia catturò il diavolo e lo liberò solo dopo avergli promesso, al termine della sua vita terrena, di non relegarlo all’inferno. Però quando Jack morì, poiché era stato un grande peccatore e aveva condotto una vita dissoluta, non poté essere accolto in paradiso, ma il diavolo si ricordò della promessa e lo accolse in purgatorio.
La zucca intagliata
Jack allora intagliò una zucca e vi inserì una candela accesa al suo interno cominciando a girovagare e cercando un luogo dove riposare. Jack nella notte di Halloween vagherebbe ancora alla ricerca di un luogo accogliente e busserebbe alla porta dei mortali che sono invitati a mettere fuori dalla propria porta di casa una lanterna accesa per allontanarlo e fargli capire che quello non è il posto adatto a lui. È così che nacque la leggenda di Jack della lanterna.
I defunti vagano nella notte di Halloween
Altri sostengono che l’idea di porre la candela accesa all’ interno della zucca provenga dal semplice fatto che nella notte di Halloween i defunti vaghino con dei fuochi in mano per trovare i mortali e portarli via con loro, Questi ultimi sono così costretti a munirsi di una faccia terrificante che li spaventi e di una luce all’interno per ingannarli e tenerli lontani. Prima dell’introduzione in America della zucca, i jack o’ lantern si preparavano con rape, barbabietole e cavoli.
Rituali propiziatori da fare ad Halloween
Sono numerosi e interessanti i rituali propiziatori da compiere per partecipare a questo passaggio. Ne segnaliamo alcuni.
La vigilia di Samhain si spengono tutte le luci della propria casa, in piedi davanti a una candela dal colore scuro o nero. Ci mettiamo in ascolto dell’anno che sta per finire, cerchiamo di ricordare tutte le vicende belle e anche quelle meno felici che abbiamo vissuto, un pensiero va alle persone care che non ci sono più.
Quando ci sentiamo pronti accendiamo la candela e diciamo:
” Accolgo con questa luce gli spiriti di coloro che se ne sono andati prima di me. Siate i benvenuti!”.
Beviamo un po’ di vino, dopo aver detto: ” Ai miei cari defunti “. Accendiamo una candela per ognuno dei nostri cari morti, le candele possono essere anche candele bianche o colorate. Per accenderle si usa la candela scura e con la medesima accendiamo anche le zucche di Halloween.
Subito dopo, prendiamo un piatto dove avremo posto del pane o dei dolci e invitiamo gli amici che non ci sono più a condividere il cibo lasciandone qualche porzione.
Con la candela scura andiamo per la casa, visitando tutte le stanze e accendiamo tutte le luci.
Usciamo fuori dalla porta d’ingresso e buttiamo una moneta.
Declamiamo: “Denaro sul pavimento, denaro sotto la porta” abbandoniamo la moneta sul pavimento per un mese. Porterà fortuna alla noi e alla nostra casa.
Riflettiamo sul valore e sul significato di Halloween e lasciamo che i nostri amici perduti che questa notte magica ci verranno a trovare possano entrare e facciamo loro trovare cibi e bevande.
Mariagloria Fontana